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Ingegneria naturalistica
Ingegneria naturalistica
Le scarpate e le rive vengono consolidate con l’aiuto di piante e materiali da costruzione naturali secondo il principio dell’ingegneria naturalistica. Dalla protezione contro l’erosione o lo sfaldamento fino alla stabilizzazione delle scarpate o al rinverdimento su roccia – la chiave del successo si basa sempre su un’accurata pianificazione.
Le nostre proposte naturali, efficaci e su misura portano la firma di esperti e sono basate su calcolazioni che includono tutti gli aspetti decisivi. S’integrano in modo armonioso con la natura e convincono sia i progettisti che i committenti dalla A alla Z.
L’apparato radicale delle piante sviluppa col tempo un effetto stabilizzante sul terreno.
Dettagliate analisi stazionali, un’ampia consoscenza specialistica, una pianificazione precisa ed un’esecuzione accurata – questi soni i pilastri fondamentali delle soluzioni durature della ditta Begrünungen Hunn AG.
Protezione contro l’erosione con tessuti di iuta
Protezione contro l’erosione con tessuti di iuta Ecotex®
Il tessuto di iuta EcoTex è un prodotto naturale che si presta favorevolmente al consolidamento di scarpate e declivi da fenomeni erosivi e dilavamenti.
Mediante lo sperimentato tessuto di iuta possono essere protetti declivi stabili, permettendone nel contempo un rinverdimento durevole grazie alla sua elevata capacità di ritenzione idrica.
Il grado di copertura del terreno si aggira su una percentuale del ca. 40 %.
La posa dei singoli teli avviene sempre in verticale.
Il tessuto di iuta viene fissato al suolo con 2-3 ancoraggi al m2, in particolare nelle zone di sovrapposizione e depressione. La sovrapposizione laterale dei teli ammonta a 10 cm, mentre in senso longitudinale può raggiungere anche i 30 cm.
La tipologia e la lunghezza degli ancoraggi vengono adattate alle condizioni locali. Il bordo superiore del telo viene normalmente interrato in un fosso a V. Durante la posa va evitato l’afflusso e l’infiltrazione di acque superficiali sotto il tessuto.
Il tessuto di iuta svolge la sua funzione protettiva per un anno, sostituita in seguito dalla vegetazione erbacea. Sia la iuta che gli ancoraggi si decompongono senza residui sul posto.
La consigliamo volentieri sulla scelta mirata di tessuti in base alle differenti situazioni.
Protezione contro l’erosione con tessuti di cocco
Protezione contro l’erosione con tessuti di cocco EcoTex®
Le fibre di cocco, intrecciate a rete, si prestano in modo ottimale per la protezione antierosiva di terreni declivi. La robustezza e la durabilità delle fibre (White Fibre), accanto alla sostenibilità produttiva, conferiscono al prodotto antierosivo un’ eccellente qualità.
La gamma differenziata di grammatura (g/m2) e maglie nella matrice tessutale ne permette l’uso in vari campi applicativi. Mediante l’utilizzo di diverse tipologie di reti di cocco si possono ottenere diversi gradi di copertura del terreno e svariati tempi di decomposizione. In previsione di un intervento combinato con idrosemina prevalgono in particolare I tessuti con una maglia superiore a 10 mm. I tessuti di cocco possono essere applicati su molte tipologie pedologiche a struttura stabile.
I singoli teli vengono sempre posati in verticale. Per sfruttare convenientemente l’effetto protettivo del tessuto deve essere predisposto un fissaggio sufficiente. Tramite due, tre o persino quattro punti di fissaggio al m2 si contribuisce in modo determinante alla protezione della superficie inclinata contro fenomeni erosivi e dilavamenti. Le staffe a U impiegate per il fissaggio vanno infisse nel suolo a sufficiente profondità.
La sovrapposizione laterale dei singoli teli è di 10 cm, in senso longitudinale 30 cm. Il bordo superiore del telo viene normalmente interrato in un fosso a V.
I tessuti di cocco sono in grado di sostenere anche la vegetazione impiantata. Nelle maglie del tessuto la semente si trova a diretto contatto col suolo e gode di buone condizioni microclimatiche. Talee o fiori e erbe piantumate risentono in misura minore dello stress dovuto all’aridità.
La consigliamo volentieri sulla scelta mirata dei tessuti di cocco in base alle differenti situazioni.
Protezione contro l’erosione con stuoie in fibre vegetali
Protezione contro l’erosione con stuoie in fibre vegetali Grünfix®
Le stuoie in fibre vegetali di paglia e cocco sono trapuntate con un sottile filo sintetico che conferisce coesione alle fibre e stabilità al prodotto.
Le stuoie in fibre naturali si adattano soprattutto in presenza di suoli inclinati sabbiosi e ben profilati, senza matrice sassosa. Grazie al grado di copertura totale vengono evitati dilavamenti e asportazioni di materiale fine. In questo modo è possibile stabilizzare anche i sedimenti.
Per favorire un attecchimento sicuro delle scarpate e superfici si procede di norma ad una presemina che permette la scelta di una qualsiasi miscela di sementi. Le stuoie in fibre naturali lasciano passare luce in misura sufficiente ad una germinazione.
La posa delle stuoie avviene sempre in verticale, ad eccezione di corsi d’acqua, con almeno 3 ancoraggi al m2. Nel caso delle stuoie preseminate occorre predisporre un fissaggio rafforzato con 4-5 ancoraggi al m2, in particolare nelle depressioni del terreno, prestando attenzione a non tendere la stuoia, ma posarla in modo allentato. Con il fissaggio si ottiene un contatto continuo tra suolo e stuoia.
La sovrapposizione laterale dei singoli teli è di 10 cm, in senso longitudinale 30 cm. Gli ancoraggi vengono adattati in base alle condizioni locali. Il bordo superiore del telo viene normalmente interrato in un fosso a V. Le acque meteoriche vengono evacuate sopra le stuoie. Le stuoie denotano a seconda della composizione specifica una diversa durabilità che va da 6 mesi fino a 2 anni. Dopo la decomposizione la protezione antierosiva viene assunta dalla nuova vegetazione tramite l’apparato radicale.
La consigliamo volentieri sulla scelta mirata delle stuoie in fibre vegetali in base alle differenti situazioni.
Protezione contro l’erosione con reti metalliche paramassi
Protezione contro l’erosione con reti metalliche paramassi
Le reti metalliche paramassi, in qualità di protezione contro l’erosione superficiale su scarpate a forte pendenza, possono assumere diversi vantaggi.
In combinazione con un rinverdimento sono in grado di proteggere la superficie inclinata da fenomeni di dilavamento, caduta massi, sgretolamento della struttura edafica e piccoli smottamenti di materiale. Le reti paramassi permangono sulla scarpata dove vengono in breve tempo mimetizzate dalla vegetazione.
Le reti zincate dimostrano un’elevata durabilità che arriva fino a 40 anni. Esse vengono posate in verticale sopra un tessuto organico o stuoie preseminate e collegate insieme tramite filo di ferro o fermagli ad anello. A dipendenza della situazione vengono impiegati cavi supplementari in acciaio.
Le reti metalliche vengono normalmente fissate lungo il ciglio superiore della scarpata mediante ancoraggi di media lunghezza, mentre nelle restanti zone vengono applicati a seconda dei casi sia staffe in acciaio, chiodi da roccia o tondini in ferro.
La consigliamo volentieri e se del caso le sottoponiamo soluzioni individuali.
Protezione contro l’erosione con salici
Copertura diffusa con salici
L’erosione idraulica si può combattere con la posa di ramaglia viva e morta di salice. La parte finale grossa degli astoni viene interrata per almeno 30 cm al piede della riva. La parte rimanente del ramo viene appoggiata sulla superficie terrosa spondale. I singoli astoni di salice vengono accostati fino a ricoprire completamente la sponda.
Essi vengono armati con un ancoraggio al piede con fascinate, palificate o massi. Per il fissaggio vengono infissi picchetti di legno e gli astoni vengono fatti aderire al terreno con filo di ferro in tensione e con stangame. La copertura diffusa viene infine ricoperta con un leggero strato terroso di riporto.
Questa metodologia risulta adatta solo in luoghi molto umidi e non troppo soleggiati. I lavori dovrebbero essere eseguiti preferibilmente nel corso del periodo invernale.
Protezione contro l’erosione con stuoie precoltivate a borracina
Protezione contro l’erosione con stuoie precoltivate a borracina
Le stuoie precoltivate a borracina si prestano in modo ottimale per un rinverdimento immediato di scarpate e declivi formati da substrati grezzi, di ghiaia o calcestruzzo.
I tessuti di supporto non degradabili delle stuoie (tipo xf300 e xf317) consentono un’efficace protezione meccanica antierosiva anche nel lungo periodo.
Al contrario, il tessuto di supporto in cocco della stuoia tipo xf307 si decompone completamente già dopo 2-3 anni. Il piano di posa deve risultare pulito e profilato. In base alle circostanze locali sono applicabili ulteriori stuoie di ritenzione idrica. Le radici delle piante di borracina devono trovarsi a stretto contatto con il substrato sottostante.
Le stuoie vegetate vengono ancorate al suolo mediante un fissaggio diffuso con 3-5 barre metalliche o chiodi da roccia al m2. I singoli elementi vegetati vengono posati senza sovrapposizioni, bensì accuratamente accostati.
In caso di situazioni critiche con elevate pendenze la nostra rete metallica paramassi rappresenta un elemento di rinforzo aggiuntivo che grazie alla sua regolare struttura a maglie permette di stabilizzare il posizionamento delle stuoiea a borracina.
Richieda una proposta di soluzione individuale per un rinverdimento precoltivato.
Messa in sicurezza di trincee
Messa in sicurezza di trincee
In certe situazioni è possibile mettere in sicurezza provvisoria le trincee mediante tessuti in fibre naturali al posto di teli di plastica.
I grandi vantaggi: una volta posati, i tessuti di iuta o cocco non devono venir rimossi una volta ultimati I lavori di costruzione. Con ciò si eliminano sia I costi per lo smontaggio che per lo smaltimento dei materiali. I tessuti o le stuoie in fibre vegetali permangono nel terreno e possono essere sotterrati senza riserva, decomponendosi in modo graduale e senza contaminazioni.
La posa dei tessuti avviene in verticale. Si presti attenzione al fatto che le stuoie siano interrate lungo il ciglio superiore della scarpata, evitando lo scorrimento di acque superficiali sulla scarpata. Il tessuto viene fissato al suolo per mezzo di 4-5 ancoraggi/m2. A seconda del tipo di terreno vengono applicate diverse tipologie di ancoraggi.
Un rinverdimento della scarpata consolidata ne rafforza la coesione e mitiga gli interventi sul paesaggio grazie ad un manto vegetale verde.
La consigliamo volentieri e se del caso le sottoponiamo soluzioni individuali.
Protezione contro l’erosione






